sabato 20 luglio 2013

Il computer oggi : lo scatolone giocoso

Post aggiornato al 23 agosto 2023

- Il computer di oggi, quello multimediale, ha una natura ludica: suona, fa scorrere immagini, consente di creare mondi come se si plasmasse dell’argilla fatta di bit (è quella che viene chiamata manipolazione cognitiva), si trasforma in un teatrino, oppure in un telefono, e ancora in un bosco da esplorare. È così giocoso, il computer, che i bambini riescono ad adattarvisi in modo naturale. A volte restiamo impressionati dalle capacità di un piccolo di 3 o 4 anni di muovere il mouse ed entrare in sintonia con le macchine. E tutto ciò nonostante la assoluta inadeguatezza di dispositivi come tastiera e mouse, interfacce estremamente innaturali - (Gasparetti M, 1998)

Imparare a giocare con il computer significa anche saperlo accendere, utilizzare almeno le funzioni elementari di Windows e prendere dimestichezza con il mouse e la tastiera; questo bambino da adulto non sarà mai completamente spiazzato di fronte a un terminale: si impara ad usare e a comprendere un determinato codice, un linguaggio, a mettere a frutto le capacità deduttive, ad affinare i riflessi e la coordinazione mano-occhio. Inoltre si impara ad usare la propria immaginazione, elemento indispensabile della creatività adulta.


Un gesto antico: il mouse

- Il gesto ampio di un bimbo che traccia un cerchio nell'aria significa “disegno”. È un gesto antico, un segno universale che, più o meno intorno ai 2 anni, tracciano i bambini di tutto il mondo, senza distinzione di razza o tribù. Gesti che lasciano la traccia del dito nella sabbia, del pennarello sul foglio, del mouse sullo schermo.
Con questo piccolo aggeggio si rivoluzionò il rapporto tra gli uomini e gli elaboratori elettronici, entrando così nel mondo dell’interattività con gesti semplici come quelli di un bimbo piccolo: fare “clic” con un puntatore sopra disegnini (icone) posizionati sullo schermo (interfaccia grafica), attraverso i quali avvengono le comunicazioni tra il computer e l’utente - (Benvenuti P., 1999)

Il primo approccio: programmi di “paint”

- I primi programmi che il bambino di 3-4 anni è in grado di utilizzare su un personal computer, forse perché intimamente riferibili proprio a quei “gesti antichi”, sono quelli che servono per disegnare. Con il mouse, dunque, il bimbo piccolo traccia istintivamente dei segni e verifica sullo schermo, in un programma disegno, gli effetti di ogni suo gesto, esattamente come sulla carta sa riconoscere il segno che traccia con la matita, il pennarello, il dito intinto nel colore. Il mouse però gli consente di agire in un modo particolare: può cambiare strumento, “andare a prendere” sullo schermo un altro colore, una punta diversa, prendere il cerchio, il rettangolo, la linea dritta o curva, per disegnare cerchi, rettangoli, linee dritte o curve - (Benvenuti P., 1999)



Il programma Paint permette di disegnare le prime figure geometriche


Approfondimenti dal Blog:


Fonti:
  • Benvenuti Paolo, Come usare il computer con bambini e ragazzi, Sonda, Torino 1999
  • Gasparetti Marco, Computer e scuola. Guida all'insegnamento con le nuove tecnologie, Apogeo 1998
  • Spinetta Rossella, La mia casa: l’apprendimento del bambino giocando con i software didattici, Tesi 2004