lunedì 15 giugno 2015

Forme di Robot

Come vedono i robot i più piccoli?
La visione dei “robot” dei più piccini è generalmente fantastica o favolistica, tra gioco e dinamiche sociali, ma nel contempo, è anche vista come una macchina di aiuto da scoprire, dove le preferenze vanno verso l’antenna, le braccia, e gli ingranaggi. La personificazione di un oggetto permette così di dare un nome al robot con un richiamo a loro stessi, oppure ad altro da sé. Compaiono così nomi come Willly, Gelsomino e Bianca.


Robot Willy - Robot esploratore sottomarino nell’Antartide
(Alberto 5 anni)

Forme antropomorfe di robot, dalle lunghe braccia e gambe, occupano così il foglio bianco secondo la fase evolutiva in atto, quando dallo scarabocchio il bambino passa al disegno vero e proprio, per raccontarlo al mondo degli adulti cercando una comunicazione. Giocare con i materiali nell’attività di un collage, diventa poi la forma espressiva per aiutare il bambino a dare l’idea di “robot” come “macchina”, mettendo loro a disposizione stoffe (più o meno luminescenti), carta stagnola, cannucce, tappi di plastica e ritagli di carta colorata. 

Questo laboratorio è stato dedicato al piccolo Alberto che mi ha fatto scoprire la sua personale visione sui robot.

Di seguito una piccola galleria fotografica di “forme di robot”: collage di bambini d’età compresa dai 3 ai 6 anni.