mercoledì 27 dicembre 2023

Artefatti digitali: le piattaforme e-learning come mediatori per l’apprendimento

Nel post “I moduli littleBits: artefatti per l’Universal Design” si è introdotto il concetto di artefatto cognitivo come quel dispositivo fisico ideato a scopo di facilitare lo sviluppo di apprendimenti specifici. Oggi questo costrutto si riflette anche su ogni artefatto digitale.

- La presenza degli artefatti digitali ha modificato modalità di lavoro e modelli di conoscenza. Ma come impatta sulla didattica? -

Gli artefatti digitali e i processi di mediazione didattica - Pier Giuseppe Rossi
SIPED - Pedagogia oggi n. 2/2016
 
Gli artefatti digitali trovano la loro più ampia applicazione nel campo della metodologia didattica dell’e-learning, che sfrutta metodi e tecnologie erogando contenuti formativi elettronicamente attraverso reti Internet. L’accesso online avviene attraverso piattaforme e-learning che si fanno mediatori per una didattica a distanza, poiché facilitano l’accesso online a risorse didattiche e servizi.

Ogni piattaforma atta a ospitare un’aula virtuale è un vero e proprio sistema-ambiente, che come tale deve risultare gradevole all’utente nella sua interazione, ossia avere un’interfaccia usabile, per una migliore User Experiences possibile nella sua modalità di navigazione, al fine di poter usufruire dei contenuti informativi messi a disposizione dal docente per attuare un percorso di e-learnig. In questa ottica la classe virtuale è uno spazio non fisico che permette l'apprendimento e l'acquisizione di notizie e lo scambio di materiali, come se ci si trovasse in una vera aula, anche se i partecipanti si trovano in luoghi diversi e lontani.

L’ambiente virtuale per l’e-learning è sempre fruito in una doppia “veste” quella di docente, che propone attività allo studente, e il lato discente che deve essere coinvolto nel percorso formativo a distanza.

Di seguito alcune classi virtuali molto utilizzate nei settori dell’istruzione e della formazione:



Approfondimento dal Blog:
I moduli littleBits: artefatti per l’Universal Design




Fonti