sabato 23 settembre 2017

Lo spazio fisico nella dimensione dell’apprendimento

Biblioteche, musei, atelier creativi, ludoteche, ospedali, piazze e perché no centri commerciali, oggi sono tanti e dei più vari i contesti informali dove può avvenire un apprendimento.

Durante un’attività di laboratorio, lo spazio ha un ruolo fondamentale, ci s’immerge in ambiente che come tale influisce profondamente sia sull’attività a livello pratico, che nella predisposizione mentale del bambino e dell’insegnante.

Un ambiente pensato per obiettivi consente di lavorare in modo creativo ma allo stesso tempo organizzato, determinando nettamente il risultato finale dell’attività.

Al contrario un ambiente dalla struttura rigida implica:
  • Mancanza di movimento.
  • Gerarchia.
  • Poca comunicabilità nel gruppo di pari e con l’insegnante.
  • Poca fluidità nell’espressione di creazione di nuove idee.

Ci sono ambienti, inoltre, in cui ai risultati dei laboratori sono implicati inevitabilmente altri fattori condizionanti, quali l’ospedale e la piazza: l’uno per una forte valenza emotiva, l’altro per elementi intrinseci al vivere il centro storico di una città.


LABORATORIO DI ROBOTICA CREATIVA IN OSPEDALE

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LABORATORIO DI ROBOTICA EDUCATIVA IN PIAZZA
Piazza  della Cernai, Genova (Street Art - Maker Fest 2016)

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Caso limite il centro commerciale, ambiente al quanto dispersivo dove un’impostazione rigida di “aula estemporanea” riesce a dare un tono laboratoriale all’attività.


LABORATORIO DI DIGITAL STORYTELLING E CODING AL CENTRO COMMERCIALE
Centro Commerciale di Alessandria

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Approfondimento dal Blog:

Approfondimento dal Web:
Convegno “Tecnologie e ambienti di apprendimento” (Genova 6/11/2015) - Elena Mosa