giovedì 4 ottobre 2018

Gioiellare Roboticamente

Gioiellare Roboticamente è il titolo del progetto organizzato dalla Scuola Primaria Don Minzoni di Valenza, che ha coinvolto 60 alunni tra i 9 e gli 11 anni tra bambini e bambine, in una Estate STEM 2017. Pensato per ridurre il divario tra maschi e femmine sull’interesse e sull’approccio alle discipline scientifiche, ha valorizzato al contempo il contesto sociale della città.
Il progetto è stato concepito come un vero e proprio processo progettuale per arrivare al design di un gioiello, partendo dalla storia, passando per la ricerca delle idee e lo studio del Concept fino alla sua realizzazione, coinvolgendo ditte e laboratori orafi di Valenza e lo stesso Comune.

La parte dedicata all’ideazione del gioiello ha ripercorso e sviluppato il laboratorio di coding creativo ed artistico con l’ape robotica Blue-Bot ispirato al Workshop che avevo condotto da formatrice nell’ambito dell’edizione 2016 del Salone Italiano dell’Educazione ABCD tenuto a Genova e nel quale i docenti della Primaria Don Minzoni avevano preso parte.

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Di seguito uno stralcio dalla relazione di progetto della Scuola:

ARTE ROBOTICA
Grazie all’utilizzo di alcune macchine (semplici robot facilmente utilizzabili anche da bambini senza particolari conoscenze nel campo della robotica e della programmazione) come la Blue-Bot, i ragazzi verranno avvicinati alla robotica. Attraverso una pratica laboratoriale impareranno a programmare il robot. Utilizzando grandi fogli bianchi e inserendo una penna nei robot, i ragazzi daranno dei comandi predefiniti e in parte casuali. I robot in questo modo tracceranno, con diversi colori, linee di vario genere che prenderanno direzioni differenti intrecciandosi tra loro. I ragazzi, osservando con attenzione quanto realizzato, sceglieranno figure particolari colorandole ed evidenziandole a loro piacimento. In questa fase, grazie alla loro immaginazione, dovranno scegliere alcune tra queste figure, ritagliarle ed assemblarle su un foglio A4 per dar loro una forma concreta o astratta.


La Summer School non si è fermata alla sola progettazione, ma ha previsto una serie di uscite didattiche tra cui presso un centro estivo, dove i bambini hanno fatto da tutor ai ragazzi del Centro per insegnare loro quanto appreso, in un’esperienza peer to peer a tutti gli effetti.



bambini al lavoro alla ricerca delle loro figure.



Il progetto è stato infine presentato al più recente  #FuturaValenza2018, che ha permesso alla Don Minzoni di vincere il premio PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) per le scuole primarie.


Agnelli Virginia, Balduzzi Paola, Cavallero Loretta, Levati Paola, Lunati Laura, Molinari Maria Chiara.




Le mie prime sperimentazioni ed osservazioni di coding creativo e artistico con l’ape robotica Blue-Bot :

lunedì 17 settembre 2018

Intelligenza Artificiale: il disegno libero

Aggiornato al 25 settembre 2023


Con l’introduzione dell’Artificial Intelligence (AI) nell’ambito dell’education si dovrà ripensare ad una modalità educativa e didattica specifica, per venire incontro a questo nuovo tipo di fruizione.

Con i progetti di AI Exsperiments, Google ha dato avvio ad interazioni digitali intelligenti su Learning, Drawing e Music, che utilizza l’apprendimento automatico (Machine Learning), per insegnare ai sistemi ad imparare dai dati forniti ed identificare, così, dei modelli.


Ad esempio l’esperimento on-line di Quick, Draw!, utilizza la ripetitività interattiva di tanti utenti che, giocando, insegnano ad una rete neurale artificiale ad imparare a migliorarsi per adattamento, al fine di prendere decisioni autonome il più vicino possibile all’intenzione della persona con cui hanno interagito. Google lo ha poi sviluppato con l’applicazione AutoDraw.



Un disegno con AutoDraw


Diversamente l’esperimento Sketch-RNN Demos sfrutta il modello di rete neurale allenato dai milioni di scarabocchi raccolti da “Quick, Draw!”. Una volta che si inizia a disegnare un oggetto tra i modelli di riferimento, l’applicazione presenta molti modi possibili per continuare a disegnare questo oggetto in base al punto in cui è stato interrotto. Il modello può anche imitare il tratto e produrre scarabocchi simili. La nuova sperimentazione ha portato, ancora una volta, ad un’applicazione chiamata Scrying Penche prevede l'esecuzione delle linee successive di un modello, per completare il disegno in tempo reale.

Per una persona adulta le applicazioni di disegno libero con l‘Intelligenza Artificiale sono  la risultante di un riconoscimento, completamento e trasformazione dei propri scarabocchi in disegni più complessi, per un bambino di età prescolare o particolarmente fragile, invece, lo scarabocchio ha valore psico-motorio, cognitivo ed emotivo molto importante. In assenza di un facilitatore e di un obiettivo didattico adeguato, un laboratorio di AI & Drawing potrebbe avere un impatto negativo sul piccolo, percependo l’elaboratore con cui si confronta (PC, tablet, smatphone) come un “giudice”, che modifica e altera il suo disegno.

Ecco i link direttamente alle applicazioni:
Quick, Draw - Presto, disegna! - Versione disponibile in multilingua di AutoDraw
Scrying Pen (Andy Matuschak) - Seleziona il modello e comincia a disegnare…

La sfida per una didattica ad un'educazione consapevole con l’AI è aperta!


Attività didattiche inerenti l'AI

Approfondimenti dal Blog:


Approfondimenti dal web:

martedì 24 luglio 2018

Il Tempo dei Robot: l'Evoluzione

Aggiornato al 18 ottobre 2021

Robot, Tempo ed Evoluzione sono stati i temi della tre giorni della Summer School 2018 dei piccoli, in un susseguirsi di storie, filastrocche e libri senza parole, che ci hanno accompagnato nel percorso di robotica educativa, coding e stop motion.
Bambini e robot hanno “fermato il tempo” per scandire le ore della giornata in un grande e particolarissimo orologio quadrato diviso in quadrati più piccoli di cartoncino e colorati dalla fantasia dei bambini per strutturare ore e minuti, con i robot Blue-Bot a fare da lancette, programmate per un’attività di coding unplugged .
Dall’orologio, come oggetto di misurazione del tempo, si è passati alla ciclicità della vita introdotta con l’istruzione ciclica dell’applicazione Scratchjr, indispensabile per animare uno dei più conosciuti rompicapi senza fine, ma non senza la visione e versione da parte dei bambini di un classico silent book “L’uovo e la gallina”, degli autori Iela ed Enzo Mari.

La ciclicità come evoluzione è stata invece osservata, in modo curioso e divertito, con un altro libro senza parole, il più recente “R/Evolution” dell’autrice Arianna Papini, per avventurarsi nell’elettronica creativa attraverso i moduli littleBits STEAM e costruire animali dalle diverse specie con materiali di recupero ed elementi luminosi e sonori, per poi fare la comparsa l’uomo con le sue invenzioni, dalla torcia elettrica al veicolo automatico e tornare ancora indietro alla preistoria con la tecnica dello stop motion in plastilina. Il nostro Giacomo, insegnante di modellazione, ha guidato i bambini nell’animazione di una storia ambientata all’età della pietra, dove uomini primitivi e dinosauri sopravissuti alla glaciazione hanno fatto amicizia, tra ghiacciai, vegetazione e vulcani in eruzione.

La Summer School si è conclusa con una sorpresa, una piccola attività con i Lego WeDo 2.0, scoprendo che montando e programmando il veicolo Milo siamo tornati al nostro punto iniziale di evoluzione...i robot!

Post scritto per il blog “L’uomo di latta




LABORATORIO DI SCRATCHJR

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LABORATORIO DI ELETTRONICA CREATIVA


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LABORATORIO DI STOP MOTION IN PLASTILINA
Dinosauri e Primitivi


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"La Famiglia Primitiva e i Dinosauri"
Animazione, storie e video dei bambini
Montaggio di Giacomo Mortara e Rossella Spinetta



Approfondimenti dal Blog:

mercoledì 30 maggio 2018

Robotics for all

Con il ritorno del kit Lego Wedo 2.0, nei laboratori sugli animali, si è concluso il mio percorso di robotica educativa presso la Scuola Primaria Fermi dell’I.C. Quinto Nervi di Genova.
I bambini hanno montato, ricreato ed interpretato programmando un animale e il suo ambiente. Mattoncini Lego e motori hanno dato movimento a zampe di mantidi, elicotteri che salvano panda e goffi gorilla, mentre stoffe, foglie e fiori finti, tappi di sughero e gomitoli di lana sono stati manipolati e utilizzati per una suggestiva quanto improbabile vegetazione.

Il corso è stato lungo e complesso, 20 incontri distribuiti nell’arco di 6 mesi, in cui è stata richiesta la presenza di due formatrici per 24 bambini, divisi in due gruppi distinti, che hanno percorso i laboratori parallelamente, ma alternati secondo le attività. Il lavoro di noi formatrici, oltre la parte attiva, è stato quello di strutturare in modo organico tutto il corso per proporre laboratori con gli stessi argomenti, non trascurando occasioni di riflessione e le nostre specifiche competenze e peculiarità.

Il titolo di questo post è stato dedicato al nome dell’Atelier Creativo dell’Istituto Comprensivo Quinto Nervi, primo a Genova a tema robotica educativa, da poco inaugurato presso la Scuola Primaria Gianelli; un’area d’apprendimento accogliente, colorata e solare che ha avuto la collaborazione e l’impegno di insegnanti e genitori nelle sue fasi progettuali ed ora disponibile per tutto il plesso scolastico, per coinvolgere bambini e bambine dall’Infanzia alla Secondaria di primo grado. L’aula è stata progettata seguendo la visione del pedagogista Loris Malaguzzi citato durante la presentazione dell’Atelier, il quale sosteneva:

“Il primo insegnante è l’adulto, il secondo è rappresentato dai pari e il terzo è l’ambiente”
Loris Malaguzzi


Post scritto per il blog “L’uomo di latta


Approfondimenti dal Blog:
Lo spazio fisico nella dimensione dell’apprendimento

mercoledì 18 aprile 2018

C'era una volta...

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Una celebre fiaba dei fratelli Grimm ha guidato i bambini della primaria dell’I.C. Quinto Nervi di Genova nelle lezioni di robotica educativa dedicate all’animazione a passo uno in plastilina.

La lettura dell’albo cartonato della mini fiaba I musicanti di Brema, illustrata dal pittore e designer genovese Attilio Cassinelli (meglio conosciuto nell’editoria per l’infanzia come Attilio), ci ha aiutati a sviluppare la struttura narrativa in forma di storyboard per un nuova storia. Dalla manipolazione, alla sceneggiatura disegnata, fino alla tecnica di ripresa cinematografica in stop motion, sono stati montanti video racconti su personaggi animali.

Questa piccola raccolta di favole, qui illustrata, comincia con una delle più classiche di Esopo “La volpe e l’uva”, dal titolo riletto in chiave personale dagli autori ed interpretato in “Ciaone”, neologismo di scherno entrato oggi, a tutti gli effetti, nel dizionario della lingua italiana.

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Leggi altri post a riguardo:

 Post scritto per “L’uomo di latta



Approfondimenti dal Blog:

mercoledì 7 marzo 2018

L’albo degli animali STEAM

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Al corso di robotica educativa, presso la Scuola Primaria Fermi dell’I.C. Quinto Nervi di Genova, animali dalla forma fantastica hanno preso corpo.

Prendendo come riferimento il libro “Grammatica della fantasia” dello scrittore per l’infanzia Gianni Rodari, ho utilizzato la tecnica del “binomio fantastico” per far conoscere ai bambini il Kit littleBits dedicato alle STEAM (Science, Tecnology, Engineering, Art and Mathematics), acronimo che considera una molteplicità di discipline e che mi ha condotto a proporre un laboratorio progettuale dalla fantasia estrema, in cui piccoli moduli elettronici sono stati fondamentali a rappresentare funzioni di animali alquanto strani…
Un breve brainstorming iniziale per capire cosa ci poteva far venire in mente, cicalini, ventole, display, led colorati…e poi a disegnare, pensando ad una combinazione fantastica degli animali con una loro caratteristica “straordinaria”. Un grande albo ha riunito tutti “I nostri fantastici animali” e nella fase centrale dell’attività la costruzione degli stessi, con materiali di recupero non sempre facili da assemblare per ottenere l’artefatto disegnato o anche semplicemente ideato.

Le parole ricavate dal brainstorming:
·        Marchingegno
·        Auto/Moto
·        Cambiagiro/cambiaverso
·        Sirena (suono)
·        Acqua/Fuoco
·        Stelle
·        Vento
·        Stagioni
·        Arcobaleno
·        Neve
·        Matematica
·        Calamite
·        Elettricità
·        Lampadina
·        Robot
·        Scienza
·        Orologio
·        Tabella segnapunti
·        Ventilatore per il caldo
·        Cigolare
·        Zampogna

La descrizione dei progetti in ordine alfabetico:
·        Bruco luminoso
·        Camaleonte cantante
·        Camaleonte luminoso ad ali
·        Cip Ciop:
Coda da maiale - zampe di cane - faccia da elefante
E’ multicolor
Mangia hamburger, popcorn, pizza e coca cola
E’ molto piccolo
·       CoccinellaTigre: è super colorata e acrobatica
·        FarfallaTigreSirenaUnicornoPianta
·       Gatta con le ali: si chiama Perla, è molto simpatica, ha la coda luminosa e fa un suono un po’ strano quando le fai le fusa
·        Gatto con la sirena
·        Idra con le ruote
·        Iguana con Get Patch (il Get Patch è la ventola)
·        Lupo con naso grosso che starnutisce facendo un suono
·        Maiale che fa un suono di terrore
·        Pinguino Cyborg
·        PinquiSqualo: il suo alito fa vento e il suo verso è byyyyyyyyppp!
·      Tompollo: pesce-pollo che gli piace mangiare sia il pesce che il pollo. Il suo lumicino si illumina quando ha fame
·        Verme con la radio: è un verme che ascolta

Post scritto per il blogL’uomo di latta

mercoledì 24 gennaio 2018

Un po’ di etica sulla robotica

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Continuano le lezioni di robotica educativa presso la Scuola Primaria Fermi dell’I.C. Quinto Nervi, questa volta con una piccola parentesi alla lezione prestabilita ed esaudendo una richiesta particolare fatta dalla piccola Shana, la lettura di un articolo apparso sul giornale locale di Genova; qui ho riportato il testo com’è stato effettivamente letto ai bambini, per farli coinvolgere in una dimensione immaginaria:


All’ingegnere Matthias non dispiace poi troppo che la sua creatura venga chiamata «il robot schiavo». Del resto, è difficile trovare una definizione migliore. Attaccato a una presa di corrente, può lavorare di giorno e di notte, cambiare padrone e mansione. Basta istruirlo. «Sarà anche uno schiavo, però non soffre» dice con un sorriso bonario l’ingegnere.
È alto 1,75, pesa 120 chili. Ha una faccetta simpatica da fumetto per non incutere troppo timore. Il problema è la quantità di cose che sta imparando. Può fare il barista, mettere la senape su un würstel in quantità variabile, produrre pezzi di plastica personalizzati, cucire magliette su misura. Dicono che presto diventerà portiere d’albergo, guardiano di un condominio e badante infaticabile. «Gli dai lo straccio umido ed ecco che, attraverso un sistema di sensori e telecamere a 360 gradi, con le braccia meccanizzate pulisce con precisione millimetrica».

Ad un corso di robotica per quanto è data un’impostazione ludica e didattica, dalle suggestioni proposte nei laboratori, possono arrivare dai bambini elaborazioni personali, che hanno fatto sì che Shana, a casa, fosse stata attirata con entusiasmo, ma anche con qualche preoccupazione, dall’articolo sul robot come sostituto dell’uomo nelle mansioni lavorative ed a tutto quello che ne può conseguire, nel bene e nel male.
A conclusione della discussione è stata letta questa definizione di robot, da tutti condivisa:

In realtà è difficile definire che cosa sia un robot. In generale si può dire che un robot è una qualunque macchina in grado di svolgere in modo più o meno autonomo un lavoro. Vediamo che, così come in natura vi sono esseri viventi di ogni forma e dimensione, così vi saranno robot di ogni tipo e per qualunque funzione, dagli umanoidi ai droni, dai robot aspirapolvere ai robot chirurgo, e tutti saranno collegati a internet - anche solamente per scaricare gli aggiornamenti software o le app come un qualunque smartphone.

– Gianmarco Verruggio –

Post scritto per il blog “L’uomo di latta