martedì 5 novembre 2013

La ricerca di una comunicazione ad hoc

Post aggiornato al 23 novembre 2016
 
La comunicazione è ormai evidente come abbia un peso fondamentale nella società contemporanea e come gioca nella formazione di comportamenti, idee, rapporti interpersonali. Il ruolo del comunicatore diventa così delicato che necessita di formazione specifica non solo tecnica e comporta una responsabilità nei confronti del fruitore.

Da queste osservazioni ne consegue la fondamentale importanza delle scelte linguistiche per avere una comunicazione efficace, ogni linguaggio necessita di un codice di riferimento per essere compreso appieno, nel suo reale significato, senza ambiguità o fraintendimenti. Questo comporta la distinzione tra il messaggio destinato a pochi (target ristretto) ed il messaggio destinato  -almeno potenzialmente- a tutti (target ampliato).

Il messaggio verbale o scritto, comunque fondato sulla lingua, non potrà mai -per la sua natura- essere “universale”, poiché necessita, da parte di chi osserva e “legge”, dei presupposti di conoscenza del codice stesso, mentre il disegno per la sua molteplicità di forme ed espressioni, rappresenta il linguaggio comunicativo per eccellenza.

Le possibili ambiguità o fraintendimenti, naturalmente, possono sorgere anche con la comunicazione non verbale per immagini e ciò accade quando il riferimento illustrato non fa parte del bagaglio di esperienze del fruitore o quando la forma impiegata è fortemente codificata e poco iconica e non si è provveduto a verificare la conoscenza del codice da parte del destinatario: ecco quindi, il fondamentale ruolo giocato dalle scelte rappresentative, che devono essere sempre effettuate con la consapevolezza delle potenzialità di comprensione del target di riferimento.

E’ allora intuitivo comprendere come ad esempio sia necessario l’utilizzo del disegno per una comunicazione destinata all'infanzia ovvero destinata ad una fascia di età non ancora alfabetizzata; ricercare una metodologia di trasmissione delle informazioni esclusivamente basata sulle immagini a target fortemente connotato con la progettazione di un messaggio che contemporaneamente soddisfi i requisiti di adulti e bambini che molto si avvicina ad un concetto di target ampliato.


R. Spinetta, tesi in collaborazione con La Città dei Bambini e dei Ragazzi per il progetto per l‘interfaccia grafica del software didattico per l’infanzia "la mia casa" (3 - 5 anni).


Approfondimenti dal Blog
La comunicazione del disegni infantile


Fonti:
  • Falcidieno Maria Linda - Il ruolo del Disegno nella Comunicazione, Alinea Editrice,  Firenze 2007
  • Spinetta Rossella - La mia casa: l’apprendimento del bambino giocando con i software didattici., Tesi 2004