Per le sue
caratteristiche, l’uso del mouse
risulta accessibile in modo efficace solo in caso di buona coordinazione
oculo-manuale, di buona motricità e di buona capacità di fissazione dello
sguardo, abilità che un bambino in età prescolare ancora non riesce ad avere.
Durante i primi approcci a
questo strumento, infatti, il bambino cerca di “domare” tale strumento: per
prima cosa deve individuare il puntatore sullo schermo, puntatore che spesso
sfugge costringendolo, per recuperalo, ad ampi movimenti sul piano. Questi
movimenti, in modo non del tutto immediato, vengono “magicamente” riproposti di
fronte a lui sullo schermo, richiedendo un buon lavoro di percezione,
coordinazione e sintesi. Una volta posizionati sul bersaglio, con un perfetto
tempismo il bambino deve produrre due clic in rapida successione per ottenere
l’apertura del programma.
Nuove difficoltà incontra
poi quando si trovava di fronte al trascinamento, che richiede
contemporaneamente la pressione di un tasto e lo spostamento sul piano, poi,
attraverso l’esercizio, il bambino impara a convivere con il mouse.
Per evitare questi
problemi, all'interno dei software didattici vengono attuate dei piccoli
accorgimenti, ad esempio i pulsanti interattivi risultano più grandi, e dunque
più facili da “cliccare”, e l’azione di trascinamento viene progettato in modo
facilitato selezionando l’oggetto e trascinandolo facendolo solo scorrere il mouse.
A volte però, non bastano,
e il loro utilizzo è generalmente impedito ai bambini che presentano disabilità
cognitive, di coordinamento visuo-motorio, o soltanto motorie in
quanto richiede l’utilizzo del mouse. In questi casi occorrono sistemi
di hardware che vengono in aiuto a rendere più semplici azioni che altrimenti
risulterebbero difficoltose o addirittura impossibili da svolgere.
Un sistema
di puntamento facilitato: il touch screen (schermo tattile)
Utilizzato come ausilio
informatico hardware esterno al monitor per particolari forme di disabilità, il
touch screen trova oggi una sua
dimensione più ampia, utilizzata ormai da tutti.
Con l’avvento da
qualche anno di Tablet e I-PAD, nonché di cellulari di ultima generazione, questa
funzione ha rivoluzionato l’interazione dell’utente con l’interfaccia grafica.
Per schermo tattile si intende
una superficie sensibile e trasparente che assolve completamente la funzione
del mouse: per spostare il cursore è sufficiente toccare la superficie
sensibile in corrispondenza della posizione desiderata.
Lo schermo tattile può
essere molto utile quando i bersagli da colpire sono abbastanza grandi, come
sempre avviene nei software didattici.
Oggi possiamo trovare in commercio monitor per PC con funzione touch screen integrato.
Fonti:
- Sassi Cristina - Software didattici: come superare la barriera del mouse. Articolo su www.leonardoausili.com