Nella comunicazione
multimediale il fatto stesso di far interagire il principio cognitivo (la
testualità, fondamentalmente) con quello percettivo (le immagini e i suoni)
induce a un rapporto che si definisce come edutainment:
un modo in cui l’educazione si coniuga con il gioco inteso come modalità
scatenante di risorsa attiva e collaborativa.
L’educazione del nuovo
ambiente digitale si coniuga con la comunicazione,
rilanciando il concetto stesso di navigazione interattiva cioè la personalizzazione del percorso, l’autonomia della
scelta. È nel principio attivo che sta alla base della comunicazione che si
può rilanciare il valore portante dell’educazione oggi, trovando una stretta
misura di relazione tra l’etimo della parola latina “educere” (educare) in cui
è insita l’idea del “condurre” fino ad avvicinarla alla parola greca “kiber”
per cui s’intende il “pilota” che conduce, appunto, per mare.
Oggi è necessario “imparare ad imparare” ovvero apprendere
competenze duttili, in grado di affrontare la fluidità degli scenari
tecnologici in mutazione.
Per misurarci con questi scenari si potranno utilizzare tre parole chiave:
- INTERATTIVITÀ
- IPERMEDIALITÀ
- CONNETTIVITÀ.
L’interattività riguarda
principalmente il corpo in azione nell'ambiente digitale attraverso l’uso di interfacce.
L’interfaccia è ciò che ci permette di svolgere quelle azioni: è sia lo
strumento per intervenire in questo ambiente con estensioni fisiche ( ad
esempio il mouse) sia la soglia da attraversare per entrare in relazione percettiva
e cognitiva con lo schermo del computer. Quest’ultima è l’interfaccia grafica, che può essere individuata in due forme
sostanziali: simbolica (quando è
composta esclusivamente di parole e icone da decodificare nelle loro funzioni)
e immersiva (quando ricrea un ambiente, possibilmente
tridimensionale, in cui si è invitati ad “entrare”).
L’ ipermedialità, è la
parola che sottende alle forme non
lineari del linguaggio e che sostiene il principio associativo sul quale si
basa la nostra memoria.
Nell’ambito informatico, con i software ipermediali, il linguaggio trova finalmente la sua forma
più espansa, simile alla complessità psichica della mente sollecitata continuamente
da libere associazioni e rimandi analogici.
La connettività è invece il valore che determina
la condivisione nell’interrelazione comunicativa.
Nello scambio di comunicazione online, grazie all’interattività e all’ipertestualità, si reinventano le
modalità della produzione di linguaggio di interrelazione sociale.
Il concetto di spazio e di tempo si ridefinisce e
tendenzialmente il rapporto tra pensiero e azione si fa più serrato.
Fonti:
Infante
Carlo - Imparare giocando. Interattività tra teatro e ipermedia, Bollati
Boringhieri, Torino 2000