martedì 13 gennaio 2015

Il linguaggio in codice nella scuola primaria: il “dietro le quinte” di una pagina web

Le mie prime attività di laboratorio di videoscrittura che ho svolto per la fascia di età compresa tra i 6 e i 10 anni, riguardavano l’apprendimento attraverso l’utilizzo del software Word di Microsoft (vedi post Essere Multimediali alla Biblioteca per ragazzi De Amicis). Il bambino oltre a scrivere, cambiava colore e stili alle parole, inseriva immagini e copiava piccoli testi presi da siti internet, per creare la sua piccola ricerca.

Oggi, enti come il MIUR, promuovono nelle scuole iniziative per una consapevolezza verso ciò che accade “dietro” la tecnologia multimediale, formando gli studenti attraverso l’apprendimento del codice di programmazione  (vedi Programma il Futuro).

Nascono così sperimentazioni come il progetto “Questo l’ho Fatto Io”, presso la Scuola Primaria Mazzini dell’Istituto Comprensivo Barbino di Genova, con lo scopo di stimolare ed avvicinare gli alunni nella realizzazione di semplici pagine web attraverso l’introduzione del linguaggio HTML, uno dei tanti modi per imparare a scrivere in codice. Il progetto è  stato presentato in occasione del Salone ABCD+Orientamenti che si è tenuto a Genova lo scorso novembre, presso lo stand di Scuola di Robotica. Il Prof. Alessandro Iscra, docente di Matematica e Fisica al Liceo Statale Mazzini, ha spiegato con chiarezza le fasi dell’attività e come il bambino possa apprendere il codice di istruzione attraverso un semplice editor di testo, quale il Blocco Note di Windows. 

Il flyer sul Workshop di presentazione del progetto  “Questo l’ho Fatto Io”

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Per molti sembrerà “forzato” insegnare ad un alunno della primaria un linguaggio informatico nella sua forma professionale, ma se si pensa che il linguaggio HTML, non è un linguaggio di programmazione, ma un modo per disporre gli elementi di un testo elettronico attraverso associazioni, allora si comprende come questa forma di linguaggio sia vicina anche al mondo del bambino. Il linguaggio di un ipertesto viene scritto, infatti, in forma di tag (marcatore) a cui vengono associati i contenuti (titolo, sfondo, immagini, corpo del testo).  



Un tag  ad esempio è questo:
           
            <title>
                      
Per essere letto in modo corretto dal browser, il tag deve essere sempre chiuso e completato con il titolo del testo a cui viene abbinato, ad esempio:

            <title> LA MIA RICERCA</title>


Nel linguaggio HTML, troviamo a disposizione diversi tag per diverse funzioni, a cui abbinare i contenuti. Una volta imparato i tag principali, molti dei quali di tipo intuitivo come nell’esempio, il bambino attuerà in modo estremamente naturale e senza frustrazioni, una delle più comuni forme di apprendimento per associazioni, l’apprendimento per tentativi ed errori. Stimolato a creare la sua pagina web, con stili di testo, colori e immagini scelte da lui, l’alunno sarà posto di fronte ad ostacoli o difficoltà per  adottare la soluzione corretta andando per tentativi ed eliminando eventualmente gli errori, per arrivare al suo risultato. La possibilità poi di avere un feedback attraverso un browser, che interpreta le istruzioni, permetterà al bambino di confrontarsi con il suo lavoro in ogni momento.


Se vi ho incuriositi su cosa un bambino può creare attraverso un semplice Blocco Note, non vi resta che guardare le prime sperimentazioni del progetto “Questo l’ho Fatto Io” pubblicate sul sito del Liceo Mazzini di Genova: www.liceomazzinigenova.gov.it/questolhofattoio/index.htm

Fonti:
· Oliverio Alberto – L’arte di imparare. Bur saggi 2001