mercoledì 24 gennaio 2018

Un po’ di etica sulla robotica

Clicca per ingrandire
Continuano le lezioni di robotica educativa presso la Scuola Primaria Fermi dell’I.C. Quinto Nervi, questa volta con una piccola parentesi alla lezione prestabilita ed esaudendo una richiesta particolare fatta dalla piccola Shana, la lettura di un articolo apparso sul giornale locale di Genova; qui ho riportato il testo com’è stato effettivamente letto ai bambini, per farli coinvolgere in una dimensione immaginaria:


All’ingegnere Matthias non dispiace poi troppo che la sua creatura venga chiamata «il robot schiavo». Del resto, è difficile trovare una definizione migliore. Attaccato a una presa di corrente, può lavorare di giorno e di notte, cambiare padrone e mansione. Basta istruirlo. «Sarà anche uno schiavo, però non soffre» dice con un sorriso bonario l’ingegnere.
È alto 1,75, pesa 120 chili. Ha una faccetta simpatica da fumetto per non incutere troppo timore. Il problema è la quantità di cose che sta imparando. Può fare il barista, mettere la senape su un würstel in quantità variabile, produrre pezzi di plastica personalizzati, cucire magliette su misura. Dicono che presto diventerà portiere d’albergo, guardiano di un condominio e badante infaticabile. «Gli dai lo straccio umido ed ecco che, attraverso un sistema di sensori e telecamere a 360 gradi, con le braccia meccanizzate pulisce con precisione millimetrica».

Ad un corso di robotica per quanto è data un’impostazione ludica e didattica, dalle suggestioni proposte nei laboratori, possono arrivare dai bambini elaborazioni personali, che hanno fatto sì che Shana, a casa, fosse stata attirata con entusiasmo, ma anche con qualche preoccupazione, dall’articolo sul robot come sostituto dell’uomo nelle mansioni lavorative ed a tutto quello che ne può conseguire, nel bene e nel male.
A conclusione della discussione è stata letta questa definizione di robot, da tutti condivisa:

In realtà è difficile definire che cosa sia un robot. In generale si può dire che un robot è una qualunque macchina in grado di svolgere in modo più o meno autonomo un lavoro. Vediamo che, così come in natura vi sono esseri viventi di ogni forma e dimensione, così vi saranno robot di ogni tipo e per qualunque funzione, dagli umanoidi ai droni, dai robot aspirapolvere ai robot chirurgo, e tutti saranno collegati a internet - anche solamente per scaricare gli aggiornamenti software o le app come un qualunque smartphone.

– Gianmarco Verruggio –

Post scritto per il blog “L’uomo di latta