- La scelta del dispositivo (PC, tablet, kit didattici).
- L’ambiente (virtuale o reale).
- Il software applicativo (App, software didattici, attività on-line)
- Il tipo di approccio (come interagire con il dispositivo per affrontare un tema).
- La finalità d’uso.
Il
tema dell’interattività con l’uso delle tecnologie didattiche è stato più volte
da me analizzato nel corso della stesura di questo Blog, dove, inevitabilmente,
si è intersecato con l’esperienza artistica, riscontrando, poi, non poche
analogie verso quelli che sono gli elementi di riflessione fatti dal filosofo e
pedagogista statunitense John Dewey, nella sua opera Arte come Esperienza.
Oggi
è l’ambiente virtuale che meglio si
presta a questo tipo di interazione,
in quanto presenta in sé diversi gradi di libertà interattiva; come già
descritto nel post I laboratori di “digital painting”: tra percezione visiva e comunicazione emozionale, anche l’uso di un semplice software
di paint, può essere veicolo importante per far esprimere ai bambini emozioni
con il linguaggio del segno grafico, in
un’attività laboratoriale di pittura
digitale in cui far interagire il piccolo utente-fruitore in un’esperienza
spontanea perché atto creativo primario, disegnare.
Una
modalità meno intuitiva è l’uso di un oggetto
reale interattivo, dunque dinamico, che se propriamente approcciato in un
laboratorio artistico-espressivo strutturato, diventa uno strumento d’aiuto
per dare la possibilità ai bambini di portare fuori la loro espressione personale ed estetica e per rapportarsi
con l’arte stessa ed i suoi artisti: questa potenzialità è stata da me osservarla
attraverso la robotica educativa con la programmazione casuale della Blue-Bot e della Bee-Bot.
Con
una forza dirompente dell’interazione tra bambini,
robot ed arte, ha portando alla luce le mie seguenti osservazioni sul bambino:
- “Tira fuori” la sua sensibilità estetica.
- Mette in campo le sue conoscenze pregresse.
- Fa entrare in gioco segni e linguaggi simbolici.
- Lo spingono in ugual modo a raccontarsi e a disegnare in modo libero, anche se i disegni sono programmati.
Programmazione casuale
dell’ape robotica BlueBot e Bee-Bot con pennarelli
(clicca per ingrandire)
La sensibilità estetica dei bambini
I quadretti |
Un
caso di Optical Art
(arte programmata)
|
Segni e linguaggi simbolici: i bambini si raccontano
Interpretazione
del cartello stradale
dello “stop” (in alto)
Il
numero 4 (al centro)
|
L’albero
|
Approfondimenti dal Blog:
Il software didattico nell’età prescolare: didattica e pedagogia
La robotica educativa nel mondo di Vasilij Kandinskij
Arte e fiabe
Robotica, bambini e Jackson Pollock
L’aspetto strutturale del software didattico
Il disegno come linguaggio universale
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