Oggi, enti come il MIUR, promuovono nelle scuole iniziative
per una consapevolezza verso ciò che accade “dietro” la tecnologia multimediale, formando gli studenti attraverso l’apprendimento del codice di programmazione (vedi Programma il Futuro).
Nascono così sperimentazioni come il progetto “Questo l’ho Fatto Io”, presso la Scuola Primaria Mazzini dell’Istituto Comprensivo Barbino di Genova,
con lo scopo di stimolare ed avvicinare gli alunni nella realizzazione di
semplici pagine web attraverso l’introduzione del linguaggio HTML, uno dei
tanti modi per imparare a scrivere in codice. Il progetto è stato presentato in occasione del Salone
ABCD+Orientamenti che si è tenuto a Genova lo scorso novembre, presso lo stand di Scuola di Robotica. Il Prof. Alessandro Iscra, docente di Matematica e
Fisica al Liceo Statale Mazzini, ha spiegato con chiarezza le fasi
dell’attività e come il bambino possa apprendere il codice di istruzione
attraverso un semplice editor di testo, quale il Blocco Note di Windows.
Il flyer sul Workshop di presentazione del progetto “Questo l’ho Fatto
Io”
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Per
molti sembrerà “forzato” insegnare ad un alunno della primaria un linguaggio
informatico nella sua forma professionale, ma se si pensa che il linguaggio HTML,
non è un linguaggio di programmazione, ma un modo per disporre gli elementi di
un testo elettronico attraverso associazioni,
allora si comprende come questa forma di linguaggio sia vicina anche al mondo del bambino.
Il linguaggio di un ipertesto viene scritto, infatti, in forma di tag (marcatore) a cui vengono
associati i contenuti (titolo, sfondo, immagini, corpo del testo).
Un tag ad
esempio è questo:
<title>
Per essere letto in modo corretto dal browser,
il tag deve essere sempre chiuso e completato con il titolo del testo a cui
viene abbinato, ad esempio:
<title>
LA MIA RICERCA</title>
Nel linguaggio HTML,
troviamo a disposizione diversi tag per diverse funzioni, a cui abbinare i
contenuti. Una volta imparato i tag principali, molti dei quali di tipo
intuitivo come nell’esempio, il bambino attuerà in modo estremamente naturale e
senza frustrazioni, una delle più comuni forme di apprendimento per
associazioni, l’apprendimento per
tentativi ed errori. Stimolato a
creare la sua pagina web, con stili di testo, colori e immagini scelte da lui,
l’alunno sarà posto di fronte ad ostacoli o difficoltà per adottare la soluzione corretta andando per
tentativi ed eliminando eventualmente gli errori, per arrivare al suo
risultato. La possibilità poi di avere un feedback attraverso un browser, che
interpreta le istruzioni, permetterà al bambino di confrontarsi con il suo
lavoro in ogni momento.
Fonti:
- Oliverio Alberto – L’arte di imparare. A scuola e dopo, Bur saggi 2001.