Le
attività espressive di tipo grafico-pittoriche sono sempre state tra
le preferite e utilizzate da scuole ed associazioni nei laboratori creativi. Il
bambino “facendo” attraverso varie tecniche, inventa, crea, impara e acquisisce nuove competenze.
Chi
si è occupato proprio di questi aspetti, apportando un forte contributo a
questo tipo di sperimentazione a livello didattico, è stato Bruno Munari.
Chi è Bruno Munari?
Per
tutti coloro che non si sono ancora avvicinati a questa figura, Bruno Munari è
stato artista, designer, e pedagogo intuitivo.
La
sperimentazione di laboratori creativi incomincia dalla fine degli anni 70’ e
la sua metodologia didattica è ancora oggi attivissima.
Il laboratorio, secondo il Metodo Munari, rappresenta un luogo di creatività, libertà,
sperimentazione, scoperta ed apprendimento attraverso il gioco, dove sviluppare
la capacità di osservazione ed imparare a guardare la realtà che ci circonda
con tutti i sensi per meglio conoscerla.
La
sua metodologia consiste in una “pedagogia attiva”, dove viene proposto il fare:
sperimentare, cercare e scoprire da soli, in modo autonomo.
Bruno Munari diceva, citando un proverbio cinese:
Bruno Munari diceva, citando un proverbio cinese:
“Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio
capisco”
In
un video del 1990 Bruno Munari, con la sua curiosità verso le tecniche
artistico ed espressive, aveva intuito la potenzialità del computer come
strumento didattico per la tecnica del collage. Mi
sono così accorta che le due realtà, quella manuale e quella virtuale, non sono
poi così lontane...
(Dal disegno al collage virtuale)
Fonti:
I Laboratori Bruno Munari
www.brunomunari.it